Decori shabby, ghirlande sontuose , Albero di Natale con decorazioni narrative e abiti glam

Questo il mio mood sul Natale

 

“Non è da un drone ma da un soppalco”. Cosi scrivevo la sera di Natale come didascalia per  una foto pubblicata in Instagram, ripresa dall’alto,  dal soppalco di casa.

La foto è stata scattata da lì, nello studio,  al piano superiore che si affaccia sulla sala da pranzo, con un tavolo da 3,60 metri . Quello che ho sempre difficoltà ad apparecchiare perché non esiste un tovagliato di tali misure.

Acquisto quindi  il lino ed i tessuti e creo tovaglie con la  vecchia Singer.

La mia tavola apparecchiata ?  (vedi qui ) .

I miei doni ? Nessuno a dire il vero, solo un pezzo di gorgonzola, ritengo che i “maschi” di casa  abbiano colto proprio ciò di cui avevo bisogno, essendo  il mio formaggio preferito. 

Il mio Natale è come quello di molte altre famiglie, io non ho affrontato orde di parenti perché non nè ho quasi e 

l’Albero ha sempre un tema, quest’anno è oro e bianco :

Lo allestisco con decorazioni che ho acquistato negli anni ma anche con oggetti appartenuti alla mia infanzia o a quella dei miei figli, come ad esempio le scarpine o i guantini. Ci sono anche addobbi vintage acquistati nei mercatini o che mi venono regalati .

Ho abolito l’usanza del ” pensierino ” inutile, soprattutto se non personalizzato. Ho avvisato chiunque poteva essere un potenziale erogatore di pensierini  e siamo usciti dall’imbarazzo della rincorsa  ai regali dell’ultimo minuto . Però mi piace donare e quando sento di volerlo fare, infrango anche le regole. Ho ritrovato il piacere di scegliere  qualcosa che potesse essere nelle corde di chi riceve, sperando di averne  intuito le necessità. Non avendo notato grandi entusiasmi , posso anche pensare che non siano stati particolarmente graditi. Riccardo ha ricevuto un Bonsai e una  sciarpa glam (non griffata). A Stefano è toccato un contenitore porta orologi. Comincia ad indossarli anche se fatica a leggerli, perchè è dislessico e noi dislessici ci districhiamo  meglio con gli orologi digitali. Gli analogici : Mission impossible!

Sono impazzita nel vedere la gioia di mamma Carla. Una bimba sarebbe stata  meno felice, oltre al cesto gastronomico personalizzato fatto di cioccolatini, olio pregiato e leccornie inusuali,  pullulava di accessori per la casa e per il Natale. Lei adora lucine, lucette  ed ho colto nel segno. Il pezzo clou: sfere di vetro con pizzi , anche lei ricama  con il tombolo ed il chiacchierino quindi lo ha davvero apprezzato. Casette shabby sbiancate con finestrelle illuminate da miniluccioole.

Mi è piaciuto soprattutto prepararlo questo Natale, progettandolo in divenire  dentro e fuori casa.

Tutte le stanze vestite dalla magia del Natale, un working progress che è ancora attivo ,  sto infatti predisponendo alcuni lavoretti con il legno e il cartonaggio . 

Da Milanese “Imbruttita” non allestisco nulla prima dell’8 di dicembre , ma predspongo tutto per essere operativa e sbizzarrirmi nei giorni successivi. Ho procurato l’edera, tagliato i rami dei pini,  li ho  lavorati, accostati  a fiori veri e sintetici. Ho messo luci ovunque, di colore bianco caldo, posizionate all’interno delle  laterne o solamente adagiate ai mobili.  E poi… Ghirlande troneggianti su ogni porta .  Le lanterne sono state protagoniste  e non ho intenzione di riodinarle una volta passat l’Epifania. Le riadatterò e le  userò nelle sere d’estate , magari le appenderò all’ulivo quando saremo seduti nel portico .

 

!Veniamo alla scelta degli outfit. Avevo preparato una rosa di abiti papabili , ma poi la potenza del verde è stata schiacciante. L’abito total green, colore must di quest’anno,  unito all’oro ha vinto suglia altri. Peccato non l’abbia indossato ,  sia  rimasta in tuta di pile , senza trucco ed in ciabatte. Ahimè la pigrizia 

 

Scattate le foto della tavola agghindata ,  ho fatto una cosa sciocca ;a distanza  di tre Natali non riesco anora a non apparecchiare per il mio nonno . L”ho “messo” a capotavola con una fondina ed un piatto piano, lì , dove si sedeva, sempre .

Non Manca Mirea onnipresente.

E il vostro Natale? Lascia un commento :

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4 Commenti

  1. Ciao Amanda mi è piaciuta tanto la tua sincerità nell’affermare che sei dislessica perché anche io e mio figlio lo siamo e ti capisco, ma mi è piaciuta tanto questa tua creatività e come la sai presentare. Sei un uragano.

    • grazie per il tuo intervento . dichiarare di essere dislessica è diventato più che mai fondamentale per spazzare via luoghi comuni . continua a sostenere tuo figlio e vedrai che avrà un’esplosione di creatività … simao in fondo un pò speciali . mti abbraccio !

  2. Ciao, inanzitutto devo farti i complimenti sui vestiti che ho visto nelle foto!!!
    Le scarpe poi sono ok e molto originali!!!
    Complimenti!
    Poi adoro tutto ciò che è addobbo natalizio ben fatto e tu sei stata perfetta!!!
    Ancora complimenti ?
    Io il Natale l’ ho trascorso in famiglia con i miei parenti, ma senza la mia mamma che manca da poco più di due anni!!!
    Ci siamo divertiti, mangiando e bevendo a sazietà senza farci mancare un po’ di musica improvvisata, visto che siamo quasi tutti “musicisti” dilettanti!!!

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