Restauro di una vecchia Piattaia con Pittura Gessosa e come evitare l’inquinamento da piombo

Il Prima e Dopo della Vecchia Piattaia per un recupero conservativo, con Pitture Gessose, verte sull’importanza di utilizzare prodotti contenenti sostanze a basso impatto ambientale. Le Pitture Gessose della Linea Novecento Paint di Cera Novecento, in classe A+garantiscono la sicurezza dell’ambiente in cui soggiorniamo. Tale garanzia è data dalla Certificazione A+ in Italia è assegnata alle Pitture Gessose Novecento Paint.

Parimenti nella stessa misura è necessario avere la consapevolezza quando dobbiamo MANOVRARE MOBILI VECCHI potenzialmente pericolosi, per le vernici con cui sono stati ultimati, tutti gli interventi, vanno fatti con cautela, talvolta sarà necessario rinunciare ad effettuare un restauro.

La linea di demarcazione è con l’anno 196, con la Legge 19 luglio 1961 n. 706.  

La legge vieta l’Impiego della biacca (carbonato basico di piombo) nella pittura.

E ancora l’Art. 3.

È consentito l’uso dei pigmenti bianchi contenenti al massimo il 2 per cento di piombo, espresso in piombo metallo.

 L’Art. 4.

È vietato adibire i minori degli anni 18 e le donne di qualunque età nei lavori di pittura che comportino l’uso del carbonato di piombo e dei prodotti contenenti detti pigmenti.

Va da sé che i mobili prodotti prima del 1961, verniciati, contenevano piombo.

Questa sostanza è altamente tossica. Durante un restauro è verosimile pensare che il contatto avviene soprattutto per inalazione delle polveri

In un restauro conservativo ho dovuto tenere conto degli inquinanti presenti nella vecchia vernice 

Cosa occorre per sistemare la Vecchia Piattaia con Pittura Gessosa?

– Sverniciatore a solvente

– Spatola

– Pulitore Forte Alcalino

– Pittura Gessosa della linea Novecento Paint di Cera Novecento color Perla e color Lino

– Pennellessa

– Carta per rivestire- spartiti musicali

– Colla da tappezziere

– Coca Cola

– Paglietta abrasiva ( lana d’acciaio sottilissima) o carta stagnola (dimensioni di un batuffolo di cotone)

– Spugnetta di riciclo

Come procedere quindi per il restauro della Vecchia Piattaia?

Ho preparato la superficie malconcia e scrostata della Vecchia Piattaia, sia della scocca che delle antine, utilizzando uno sverniciatore a solvente affinché la vecchia vernice si legasse ad una sostanza liquida e quindi piu sicuro metodo di rimozione della vecchia vernice, senza generare polveri. Lo sverniciatore si applica a pennello o con batuffoli di stoffa, lo si lascia agire finché non solleva la vernice, ed eventualmente si ripete l’operazione una seconda volta. SI rimuove semplicemente passando una spatola.

Fai attenzione a maneggiare lo sverniciatore, se è a solvente poni attenzione agli occhi soprattutto all’apertura del barattolo, se sotto pressione potrebbe fuoriuscire il prodotto in modo repentino

Dopo aver lavato la Vecchia Piattaia e rimosso le tracce di sverniciatore, lascia asciugare.

Ho deterso la superficie con il Pulitore Forte Alcalino e spugnetta di riciclo, poi da buttare. Non utilizzare il Pulitore, puro, diluiscilo con acqua a seconda dello sporco (500 ml in un litro di acqua se molto sporco, 300 ml di prodotto in 1 litro di acqua se poco sporco), non serve risciacquare, ma puoi comunque farlo.

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E’ il momento più bello: quello di applicare le Pitture Gessose

Ad asciugatura ultimata con pennellessa  -a pennello scarico- per non rimuovere l’effetto vintage- ho applicato la Pittura Gessosa color Perla sulle superfici esterne color Lino all’interno. Trovi qui la cartella colori da poter scaricare

Lo strato esterno di Pittura Gessosa è stato steso in quantità minime giusto per conferire l’effetto “sigillante” per la vernice sottostante.

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Ho così coperto una vecchia vernice, potenzialmente tossica, con una nuova pittura che “coibenta” gli strati sottostanti pur mentendo l’aspettò vissuto della Piattaia.

Le maniglie sono state mantenute originali, la cromatura è stata ravvivata secondo la tecnica di alcuni restauratori che lavorano ai progetti di Drew Pritchard il famoso e televisivo, ormai, antiquario del Regno unito.

Coca Cola solo per pulire la cromatura, bizzarra ma utile tecnica

Ho immerso le maniglie nella bevanda per una ventina di minuti e strofinato con la lana di acciaio in modo delicato, è possibile anche imbibire la carta stagnola e passare sulle superfici. Dalle maniglie  è stata allontanata ogni ombra di opacità e ruggine e ora brillano.

Ho ripulito i vetri smerigliati, preventivamente smontati

Il bello di questa vecchia piattaia, restaurata e riverniciata con Pitture Gessose, è la particolarità, non comune, che risiede nelle antine scorrevoli, anziché presentarsi a battente 

Il binario è in ferro, arrugginito, e l’ho ripulito con una “mola”, trapano, sulla quale è stata montata una punta con carta vetrata.

Una volta rigenerate tutte le componenti, incluso la ceratura delle giunzioni in legno per facilitare lo scorrimento delle ante, con una candela in cera, le parti sono state assemblate e rimontate, come in originale. Puoi vedere il video tutorial del restauro vai su Instagram su @amandadeni, oppure inquadra con il cellulare il QR code

Ho inoltre impiegato dei libri –con spartiti musicali -acquistati al mercatino dell’usato per 3 euro- appositamente per questo scopo, saranno il sostituto della carta da parati o carta di Varese che si utilizza per rivestire i fondi e i cassetti dei mobili.

Amo gli spartiti musicali con fogli ingialliti dal tempo e in questo modo posso ammirarli all’interno della Vecchia Piattaia. Io li applico ad appoggio, tagliati a misura, ma è possibile fissarli con colla da tappezziere che ha un risultato reversibile e sarà più semplice sostituirla in futuro. Non è indicato applicare colla vinilica, ma in mancanza d’altro, la colla, molto ben diluita è possibile utilizzar anche questa. 

Ho restaurato la Vecchia Piattaia applicando una Pittura Gessosa di nuova generazione, senza rischiare nel rimuovere la vernice precedente, mantenendo la medesima palette di colori, non rimuovendo la patina estetica, dall’effetto vintage, portando così in sicurezza il mobile ed esaltando la bellezza del mobile vintage.”

NB prima di iniziare i restauri di mobili antecedenti al ’61proteggiti con mascherina con filtri, occhiali, guanti e camice. 

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